Fuori dalla finestra c’è un sole abbagliante. Mi sono svegliata grata questa mattina. Grata e sfinita.
Sono diverse notti che non dormo e la testa è annebbiata.
Guardo fuori dalla finestra, c’è un albero maestoso. Pieno di foglie dai mille colori. Dell’autunno amo solo che è nato l’amore della mia vita e i colori delle foglie che non smettono mai di stupirmi. Ah, anche un’altra cosa: amo le foglie che cadono.
Come me.
Cadere, incespicare, non trovare il senso né la via. Rialzarsi piano. Stare un po’ giù. Cercare una mano amica e non trovarla, a volte, altre invece sì.
La vita è strana. Anzi, la vita è strada. E caducità.
Niente resta, tutto passa. Ma lascia un segno.
Questo segno lo puoi leggere negli occhi della gente. In come ti guarda. Chissà quanto ha amato, mi chiedo. E quanto ha sofferto? Chissà cosa l’ha piegato e cosa, invece, gli rende il sorriso unico e lo sguardo luminoso?
Due signori camminano a braccetto. Sono anziani. Sono teneri. Lui si ferma, lei lo aspetta. Lo guarda. Quanto amore passa in un solo sguardo? Quanto?
Per che cosa vivi tu? Io me lo chiedo ogni giorno. E la risposta che mi do è sempre la stessa: per l’amore.
L’amore per quelli che sono con me, ma anche per quelli che sono stati con me. Che l’amore non finisce nemmeno quando te ne vai. Nemmeno quando ti spaccano il cuore a metà.
L’amore per questo cielo immenso e azzurro. Per quel sole che esce improvviso a illuminarmi il volto, in un giorno gelido di un dicembre che sembra non finire mai.
L’amore per gli amici, per i sogni, per chi non si arrende. Per chi ha paura, per chi mi confida i suoi segreti, per chi mi mostra le sue fragilità. Amore anche per me e per te che mi leggi (che probabilmente ti conosco per nome e sei parte del mio cuore).
Un amore immenso.
Passeggio per le strade di questa città bellissima aspettando l’estate. Per consolarmi mi dico che l’autunno ha i colori più belli. Che poi è vero.
E soprattutto ha di bello che le foglie cadono.
In una danza che è uno spettacolo. Unico e irripetibile.
Come la nostra vita. Alla fine, ciò che rende meraviglioso vivere, mi sa che è proprio questo: la caducità.
Che poi è il contrario di eternità. Tutto passa. Tutto scorre. Noi siamo fiumi, acqua che cerca di arrivare al mare. Al suo. Mare.
Io sono destinata a cadere. Ma anche tu.
E la bellezza della vita, per me, sta tutta qui. In questo moto perpetuo di ciò che cade e poi rinasce. Ancora e ancora e ancora.
Come le foglie. Che tornano ogni primavera.
Sì, sono destinata a cadere. Ed è meraviglioso così.
