Cos’è che amo? A volte, nella solitudine della notte, me lo domando.
Amo il sole quando sorge, in quell’attimo esatto in cui il buio si trasforma in luce. Con gli anni ho imparato ad amare anche i tramonti, quando il cielo si colora di rosso e arancione.
Amo il sole pieno d’agosto che ti scotta e ti scalda, e quello pallido di novembre quando esce tra le nuvole dense. Amo la luce che filtra dalle nuvole. Le nuvole. E anche la nebbia che tutto nasconde e rende magico, surreale. Reggio Emilia e Rimini. Dove batte il mio cuore.
La pianura padana e le case abbandonate, quello sconfinato niente che tutto riempie.
La natura, bellissima e incontaminata. I boschi, le vallate brulle, i campi di girasoli. L’ombra tra i rami, i fili d’erba soffice. Il mare. Amo il mare, sopra tutto. Quel mare che è casa.
Il caffè bollente e i libri, non tutti e non tutti allo stesso modo, ma sì, li amo. Gli amici. Le amiche. Chi divide la sua vita con me da tempo immemore. I miei figli. Qualcuno che è arrivato da poco e chi, invece, c’è sempre stato.
Amo il sorriso delle persone e gli occhi che brillano. La sincerità, comunque, anche quando fa male. E amo chi ha il coraggio di dirmela con dolcezza.
I bambini. Starei ore a guardarli. I bambini.
Amo il vento quando scompiglia i capelli che continuo ancora a credere che siamo tutti più belli quando siamo spettinati. La mia mamma, il mio babbo e mio fratello. La mia nonna Delia, modello di vita.
I cani, ma solo quando sono dolci. E anche i gatti, se non mi graffiano. I passerotti che cercano briciole sul mio balcone. Le rondini che portano la primavera.
I treni quando attraversano città che non conosco. Gli aerei alti nel cielo che chissà chi c’è lassù e dove sta andando.
Le stelle e la luna. L’arcobaleno, sempre. Alcune canzoni che restano indelebili. Le chiacchiere, ma solo quelle col cuore in mano. Chi mi tiene la mano. Stretta stretta. Gli abbracci, non troppo lunghi e i baci. Tantissimi baci.
Il silenzio. Che ogni tanto fa paura, ma a volte no. A volte, è un balsamo per il cuore.
L’amore è un sentimento strano. Come fai a definirlo? Ogni volta è diverso, ogni volta è uguale. L’amore è come un espandersi del cuore, del petto. Un aprirsi improvviso e inaspettato di qualcosa che non sapevi potesse esistere, che magari è sempre stato lì. Di fianco a te. O magari non sapevi dov’era, ma c’era. E, improvviso, appare. L’amore moltiplica e non divide.
L’amore. Che poi, è l’unica cosa che conta. Quando arrivi alla fine e l’unica domanda sensata sarà “Hai amato?” La risposta è tanto. Tanto e sempre.