Ogni genitore potrebbe trovarsi nella difficile condizione di scegliere se mandare il suo adorato bambino all’asilo nido.
Questo dubbio amletico, asilo nido sì o asilo nido no, è del tutto normale.
Vorrei elencarvi alcuni pro e contro (avvallati dalla mia esperienza personale) dell’asilo nido per un bambino.
Lati negativi:
- Si ammala più frequentemente di quanto farebbe se stesse a casa.
E’ innegabile. Prenderà più spesso la febbre, la diarrea, il vomito, il mal di gola. Per non parlare della tosse e del raffreddore. Potrebbe subire (e quasi sicuramente accadrà) qualche cattiveria o angheria da parte di altri bambini e voi non sarete lì a difenderlo. E’ possibile che torni a casa con un morso, un pesto, un graffio.
- Diventa più birichino. Si arrampica, non ascolta, quando torna a casa è nervoso e non fa altro che piangere. Impara a dare le botte e, statene certe, ve ne darà un bel po’ prima di capire che non si fa.
- Si sentirà solo e abbandonato. Considerate che lo state lasciando a delle persone che, per quanto brave, premurose e affettuose, non lo ameranno mai come lo amate voi o come lo amano i nonni. Imparerà che è solo un bimbo tra tanti bimbi e non quell’esserino speciale che ogni cosa che fa è una meraviglia della natura e tutti lì a battere le mani.
Lati positivi:
- Ammalarsi da piccoli vuol dire anche farsi gli anticorpi. Certo che è un modo di dire, ma io che sono cresciuta in un ambiente asettico soffro di allergia a qualunque cosa: cane, gatto, acari, graminacee, olivi e chi più ne ha più ne metta. Inoltre, alcune malattie, è meglio prenderle da piccoli piuttosto che in età adulta quando possono risultare pericolose.
- Impara a interagire in un gruppo di pari. A osservare prima di intervenire, a abbracciare un compagno, a dare la mano, a condividere i giochi. Impara che se vuole avere degli amici, è importante non essere un piccolo tiranno.
- E’ più sveglio perchè viene favorita e sviluppata la sua indipendenza. E’ incoraggiato a parlare, a giocare, a stare con altri bambini e con adulti diversi dai suoi genitori, a mangiare da solo, a svestirsi, a lavarsi le mani. Tante piccole conquiste per lui e per voi.
- Capirà il distacco. Cioè che lo lasciate per poi tornare a prenderlo. Questa è la vita che lo attende, a meno che non vogliate trascrorrere ogni istante della vostra esistenza con vostro figlio attaccato, è normale che lo lasciate per un certo tempo e che poi torniate a prenderlo. Imparerà che non siete a sua completa disposizione.
Credo che la scelta di mandare o meno un bambino di 7-8-9 mesi al nido sia dura. Non abbiate timori nel dire che soffrite, è del tutto normale.
Vi è concesso piangere, provare e, eventualmente, ritirarlo. Eppure, per esperienza personale, posso dirvi che sono molto più forti i lati positivi di quelli negativi.
Ora il piccolo nano malefico si sveglia tutte le mattina gridando “bimbiiiiiiiiii” ed è felice.
Photo credit: Baby Auchan – Lazio.com