Londra.
Splendida, caotica, assolutamente troppo grigia.
Troppa pioggia, vento e tutti a correre non si sa dove.
Londra è diverse pinte di Pale Ale (bevete almeno una volta la Sierra Nevada), il Sunday Roast al pub Old Orchard (scendete alla fermata della metro Northwood Hills, poi potrete raggiungerlo con una passeggiata o se preferite prendete un taxi), il falafel al The Lamb & Flag che, santo cielo, non me lo scorderò mai da quanto è buono.
Londra è la Tate, Covent Garden, Camden Town. Sono le lunghe passeggiate a spalancare gli occhi per la meraviglia di tutte quelle luci. Il Tamigi, London Eye e la pioggia che cade e poi smette e poi cade ancora.
Londra è gli amici di sempre che rivedi una volta l’anno e ti ricordi di quale significato abbia la parola “leggerezza“.
Leggerezza dell’anima, del cuore, di pensiero. La leggerezza del vivere, senza pensieri, che di pensieri ce ne sono sempre tanti, ma a volte si ha voglia di non parlarne e basta.
Ridere e basta.
Divertisti e basta.
Prendersi in giro e basta.
E dirsi, semplicemente, che nonostante siano passati 13 anni, siamo ancora così. Uguali a 24 anni. (Quasi uguali dai).
Perché il dolore c’è e c’è stato.
Perché abbiamo imparato a conoscerci, anche nei nostri lati peggiori.
Perché tutti abbiamo sbagliato.
Ma abbiamo ancora quella voglia di abbracciarci, di dirci che ce la faremo, nonostante tutto, anche questa volta, ce la faremo. Ad andare avanti, a diventare grandi senza perderci mai. Senza diventare tristi o, cosa peggiore, seri.
Ce la faremo a ricordarci come eravamo esattamente 13 anni fa. Con gli occhi che brillano, con le mani che ti stringono quando stai per cadere, con le risate di notte in una pianura padana che è stata, e sempre sarà per noi, CASA.
La casa quella vera dove torni con il cuore anche se non torni mai. E sai che troverai ad aspettarti tutto l’appoggio di chi ti ama incondizionatamente per quello che sei. Ansia o non ansia.
È questo il segreto dell’amicizia. È questo il segreto di questa leggerezza che sento ogni volta che torno a voi, come il vento che spettina i capelli e ti fa sorridere. Perché essere spettinati e sé stessi è decisamente meglio.
Allora in alto i calici, a brindare per la felicità. E fanculo a tutto il resto.
Grazie per i consigli, Valentina! Li metterò presto in pratica! 😉
Grazie a te Enrico!
Londra è veramente una città incredibile. Da prendere in piccole dosi perché troppo full – a mio avviso – ma sempre avanti!