Ricordi di Riotorto e del mio viaggio indietro nel tempo (di almeno 10 anni).
Di Riotorto mi porto dentro il mare che rumoreggia nella quiete della pineta, il panino melanzane e pecorino mangiato a gran bocconi al riparo di fronde terse, proprio vicino alla spiaggia. Il mojito e il sole che scalda. Una casa in una prateria con un pollo alla griglia che non si cuoce mai. E quanti wusterl. Un bambino, Giovanni, splendido e nato da soli 40 giorni. Dario che sveglia tutti sempre troppo presto. Mucchi di bicchieri sporchi accatastati sul tavolo della cucina e una valigia, la mia, immensa per due giorni.
Mi ricordo gli stessi occhi e gli stessi sorrisi di sempre, con nuove rughe che non sapevo. Le novità e i cambiamenti, di chi c’era e di chi no. Che questi 15 anni in più qualcosa vorranno pur dire. Mi ricordo la solita voglia di ridere e vivere, così semplicemente a perdifiato, come si dovrebbe e come solo ne vale la pena.
A Riotorto mi sono rivista a 20 anni. Con gli occhi rivolti a un futuro sognato che in parte ho e in parte no, come tutti. Ho trovato la mia famiglia, quella che ti scegli negli amici, che non se ne vanno anche se sono lontani. Ci siamo guardati, ci siamo contati. Qualcuno manca all’appello ed è una mancanza che pesa, ma tutti gli altri sono qui anche se lontani.
Sono felice di sapere che nonostante i miei 33 anni, i 2 figli, 1 lavoro e 1000 impegni giornalieri so ancora godermela come un tempo. Staccare la spina dai pensieri e sorseggiare delle birre ghiacciate ridendo di tutto quello per cui non vale la pena preoccuparsi.
E datemi retta, vale la pena preoccuparsi veramente per poche, pochissime, cose.
Informazioni pratiche
Dov’è: Riotorto si trova a mezzora da Piombino e a un’ora e trenta da Livorno.
Dove dormire: ho dormito ospite da amici in una splendida casa che di tanto in tanto viene anche affittata, se volete informazioni mi contattate in privato a valentina.gattei@gmail.com. Altrimenti ho visto un camping proprio lì vicino che mi sembra l’ideale per una vacanza natura.
Spiaggia: è libera, perciò attrezzatevi con ombrelloni o tende se viaggiate con bambini, in modo che possiate ripararli dal sole.
Dove mangiare: i panini non sono niente male al Nano Verde.
E a dire la verità neanche i mojito sono niente male.
Potrete parcheggiare l’auto (a pagamento) non troppo distante dalla spiaggia (ma neanche così vicina, se potete fatevi prestare delle biciclette. E’ meglio).
Per sapere come raggiungere il Nano Verde leggete il post di Michela Simoncini.
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