Non so dire se sia un segno dell’età che avanza o della maturità che, prima o poi, arriva per tutti, ma ho scoperto un nuovo grande amore: i viaggi in bicicletta.
La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto ecologico, è uno stile di vita.
La bicicletta ti obbliga a stare attento a dove vai, a pensare alla strada, anzi, a pianificare la strada.
A concederti delle pause, a scioglierti nel sudore delle tue fatiche.
Poi, tutto a un tratto, ecco una discesa e ti sembra di volare.
Giù, sempre più giù, veloce come il vento che da dietro ti spinge e senti cosa si prova a essere liberi, liberi davvero.
Quando la testa si svuota di tutti i pensieri e i sogni prendono la forma di ciò che, forse, è possibile.
La bicicletta ti permette di guardare tutto con calma, concedendoti il tempo di una pausa o di un andatura lenta, magari sognando a occhi aperti.
Oppure puoi correre rabbioso come a cercare di scappare via, lontano.
Da te stesso, dalla vita che non ti immaginavi così. Da chi ti fa soffrire o da un lavoro troppo stressante.
Correre via e basta.
La bicicletta è proprio così, uno stile di vita.
Dove ti riappropri del tuo tempo e cerchi di superare i limiti.
A me piace il silenzio che si respira in bicicletta all’alba, quando il sole è ancora un orizzonte lontano.
I profumi dei campi che ti inebriano, la paura che ti prende quando la ruota sterza improvvisa e cadi giù.
Salutare gli altri, poter parlare insieme, e sentire il sale del sudore sul viso e il sole che scalda.
Mi piace poter ammirare tutto, metterci dei giorni per arrivare alla fine del viaggio, sperare che ci sia il sole, ma non troppo.
Viaggiare in bicicletta con i bambini è stata una delle esperienze più belle che abbiamo fatto in famiglia.
Non servono viaggi eclatanti, serve una meta dove arrivare, un traguardo da raggiungere, un sogno da realizzare.
Serve la passione per questo modo di viaggiare lento, chilometro dopo chilometro, fatica dopo fatica e poi, a un certo punto, ti accorgi di essere arrivato.
Per i miei figli di 5 e 8 anni è stata un’avventura entusiasmante uscire di casa a Rimini, inforcare la bicicletta e arrivare, due giorni dopo, a Ravenna o quando a Folgaria abbiamo esplorato i dintorni (con una bici elettrica perché altrimenti rischiavo di morire, su per le ripide salite 😀 ) è stato emozionante.
Anche quest’anno abbiamo scelto di viaggiare in bicicletta con i nostri figli, probabilmente sulla Ciclabile dell’Adige o forse nel Delta del Po’. Non abbiamo ancora deciso, ma io sono entusiasta a prescindere di dove andremo perché è il viaggio in sé, non la destinazione a rendermi felice.
Se state pensando a delle vacanze in bici con bambini vi assicuro che non resterete delusi dall’esperienza.
Io intanto continuo a sognare a occhi aperti la prossima meta da raggiungere pedalata dopo pedalata…