Il sole splende. Il vento è fresco. Silenzio tutto intorno. Una lacrima, una sola e un sorriso. Improvviso.
E come un’epifania, sentire che tutto ha senso anche se senso non ne ha. Essere, stare, restare. Respirare. Sentire il profumo del mare, alzare gli occhi al cielo che è così azzurro che quasi non sembra reale.
Osservare le rondini. Loro, semplicemente, volano. Sono nate per fare quello. Per cosa sono nata io? È una domanda che non ha risposta. Tranne, forse, una: vivere.
Sorrido di nuovo. Sento il cinguettio degli uccelli, il rumore delle onde del mare. Il profumo che porta il vento. C’è un ragazzo in lontananza che balla tra la spuma. Sembra felice. E io, io sono felice, mi domando.
La risposta non c’è nemmeno qui. Forse, forse. Ogni tanto. A tratti.
La felicità, chissà cos’è poi. Come l’amore. Come la definisci tu? Perché oggi ho milioni di domande e nessuna – nessuna – risposta valida, né certa.
Il dubbio è sano dicono. Ogni dubbio una domanda che apre porte, finestre e fessure. Sarà. A volte, però, avere delle certezze sarebbe bello.
Spunta l’arcobaleno, improvviso e lontano. Pieno di colori. Laggiù piove, qui c’è un sole intenso. Un sole immenso. E l’orizzonte infinito e milioni di sogni e pensieri e amori non detti.
Respiro. Chiudo gli occhi. Sento la sabbia sotto il mio corpo. Ogni minuscolo granello che si infila tra le pieghe della mia pelle.
Sorrido. Mi vedranno come una matta. Una signora di mezza età, stesa nella sabbia che sorride, penso.
Poi penso che va bene così.
Riapro gli occhi, la luce è abbagliante. Il cielo azzurro. Laggiù ancora uno squarcio di arcobaleno. La vita è questa mi sa. E mi sento piena. Che non so se è come sentirsi felici. Forse no.
Però mi sento piena. Piena. E immensamente grata.
Chiudo gli occhi, annuso il profumo del mare che è casa per me, casa e pace per la mia anima tormentata. Inspiro forte, voglio che mi entri dentro, portarlo con me anche tra il cemento che mi aspetta.
E penso che, forse, è questa la felicità: il profumo del mare. Forse. E tutto l’amore che dai e che ricevi.
Forse sì, è questa la felicità: (a)mare.