Dove mangiare a Rimini con i bambini?

Diciamoci la verità: andare al ristorante con bambini piccoli a seguito è un incubo.
Sì, perché i bambini urlano, piangono e fanno i capricci, corrono su e giù per il ristorante con grande (e giustificato) disappunto degli altri commensali (che io invidio profondamente perché senza nani malefici a seguito). Se poi la situazione peggiora possono volare pezzi di cibo e a quel punto, a noi poveri genitori, non resta che fuggire via a testa bassa.

Per fortuna, però, esistono anche degli angoli felici. A Rimini ne esiste sicuramente uno.
E’ un locale dove entri e ti senti a casa. Dove tuo figlio, e quelli degli altri, possono giocare e muoversi in libertà (vigilata certo, ma pur sempre liberi).

Si tratta di Harissa, la Locanda di San Savino.

Il cameriere è di una gentilezza antica, il proprietario Marcello saprà strapparvi un sorriso. La cuoca non si vede mai, ma c’è ed è brava. I prezzi non sono proprio economici, ma nemmeno cari se considerate che si mangia locale, biologico e equosolidale e io sono dell’opinione che la qualità si paga. Come dicono loro, fanno cucina etno-romagnola a kilometrozero, meraviglioso no? A mio parere, tra i piatti forti ci sono il cous cous, il pollo, l’hamburger di chianina, ma anche le zuppe e i passatelli. Chiedete qual è il piatto del giorno e, se avete qualche dubbio, fatevi consigliare. In ogni caso qui trovate il menù completo con i relativi prezzi, così potete farvi un’idea. (Intanto a me è venuta l’acquolina in bocca…)

E’ un ristorante perfetto per i bambini perché c’è una piccola area con diversi giochi. Tavolini, colori, costruzioni, libri, una cucina dove possono divertirsi, in modo che anche noi genitori possiamo rilassarci e goderci questo meritato momento di svago.
Sono tanti i ristoranti che hanno queste aree riservate ai più piccoli, ma qui un unico grande ambiente aperto permette di controllare i bambini senza alzarsi dal tavolo. In più è l’aria che si respira a rendere Harissa un posto unico e diverso dagli altri. Si percepisce in modo chiaro che qui i bambini, davvero, non danno fastidio, che sono anche loro dei piccoli ospiti da accontentare e servire. E questo, vi assicuro, fa la differenza.
C’è anche un bagno-fasciatoio dove troverete a vostra disposizione dei pannolini gratuiti per cambiare il vostro bimbo, fantastico no?

Ah e poi non vi ho detto che ci sono spesso concerti e letture di poesie e altri eventi. Insomma il divertimento è davvero per tutti. Un ultimo consiglio: andateci di domenica per il brunch, merita assolutamente. A me non resta che augurarvi buon appettito!

Informazioni pratiche

Dove si trova: a San Savino, frazione di Montecolombo, a circa mezzora di auto da Rimini. L’indirizzo esatto è via Roma 1266
Numeri di telefono: 0541 985771 e 380 2471360
Programma eventi: il programma completo lo trovate qui
Contatti: trovate i ragazzi di Harissa su questa pagina Facebook

(Vedete che se mi impegno anche io riesco a scrivere qualcosa di utile? 😀 )

Photo credit: Harissa Locanda di San Savino

6 comments to “Dove mangiare a Rimini con i bambini?”
  1. Scusate ma la domanda da buon romagnolo è : il cous cous a km zero come diamine fanno ad averlo? Hanno una piccola piantagione di cous cous nell orto? E la chianina che è tipicamente una carne toscana? Ok il posto sarà ottimo ma non offendete la nostra intelligenza grazie.

    • Ciao Simone,
      diciamo che ci sono prodotti a km 0, altri equo-solidali che vengono da un po’ più lontano.
      E’ un mix. A me non dispiace questa mistura, ma ovvio, si tratta di gusti.
      Buona giornata e grazie per il tuo commento e per essere passato per di qua.

    • Il cous cous non è il frutto di una pianta, ma un metodo di lavorazione della semola di grano duro.
      Da wikipedia: “il cuscus veniva preparato con semola di grano duro, Triticum durum, quella farina granulosa che si può produrre con una macinatura grossolana utilizzando macine primitive, ma oggi con questo nome ci si riferisce anche ad alimenti preparati con cereali diversi, come orzo, miglio, sorgo, riso o mais”.
      Detto questo, è probabile che sia un prodotto equo e solidale (e non un km zero) come dice Valentina.

  2. Pingback: 5 ristoranti a Rimini adatti ai bambini | Nessun dorme

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