37 anni e non sentirli.

37 anni. 37 anni oggi.
37 è un bel numero, no?

A me piace. Come mi piacciono i numeri dispari, gli aquiloni in cielo e il mare in burrasca.

In questo giorno in cui posso ragionevolmente supporre di essere a metà della mia vita non mi viene da guardare al passato e nemmeno al futuro, come ho sempre fatto.

Mi viene da guardare al quel che c’è. Ora. Esattamente in questo momento.

Ci sono Elio e Dario, soli della mia vita che riempono le mie giornate di sorrisi, risate, scherzi divertentissimi, urla, pianti, capricci, momenti in cui penso “non ce la faccio più” e altri in cui dico “non ho mai amato nessuno così tanto nella mia vita.”

Nessun Dorme

Poi c’è Leo, che resiste nonostante tutto. Nonostante tutti gli anni già trascorsi insieme lui c’è. E spero ci sarà sempre.

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Ci sono gli amici dell’Università con una chat delirante e un incontro annuale al quale non rinuncerei per niente al mondo. Amici che ci sono, anche se sono lontani.

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Gli amici di sempre e quelli conosciuti da poco che riempono le domeniche e le serate di risate e momenti spensierati e lo so che non vi ringrazierò mai abbastanza. Davvero, grazie.

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C’è anche chi non c’è più e forse crede di esserci. La vita è dolorosa, a volte, e bisogna accettare la distanza, anche quando questa distanza tu proprio non la vorresti.
Qualcuno mi manca ancora, ma non più come prima.
Perché, con grande fatica, ho imparato che conta anche quello che voglio io. E non tutto deve andarmi bene per forza.

Poi c’è la piscina. Quando mi tuffo in acqua, tutto scompare e non c’è altro che nuotare, avanti e indietro, quante più vasche mi riesce. Ancora e ancora un po’. È un’acqua che libera, purifica dalla paura, dagli sbagli. Acqua che lenisce le ferite, che sa accogliere le lacrime, anche quelle più amare, senza giudicare.
E c’è chi in quest’acqua fredda sa sempre strapparmi un sorriso e io lo ringrazio.

C’è lo yoga che dà senso e pace ai miei giorni, che mi insegna un nuovo equilibrio fisico, mentale e spirituale. E c’è questa voglia di non smettere di respirare e centrarsi sempre più.

C’è chi cambia le mie giornate con un caffè, con un messaggio da poco, con un gesto gentile.

C’è il corso di counseling che mi porta via tempo, energia e che mi fa sentire le emozioni in modo nuovo. E vivo di più ora, anche se a volte fa davvero molto più male. Ci sono tutte queste maschere che ho usato finora che vedo gettate lì a terra, ai miei piedi. E resto solo io, fragile e forte al tempo stesso, in mezzo a questo vento che a volte pare bufera e altre lieve brezza.

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37 anni oggi.
È una bella età. Nel mezzo della vita. E più ci penso e più penso che posso proprio dire di averla vissuta. Ogni singolo, monotono, giorno. Che la meraviglia a volte sta in un’alba silenziosa e solitaria, nelle braccia di mio figlio aggrappate al collo, nella carezza della sera su un viso conosciuto in ogni angolo, nella pila di libri letti e in quella che ancora aspettano.

La meraviglia delle piccole cose della vita che sono le uniche che contano davvero per essere felici.
Auguratemi di invecchiare così. Fuori di testa e serenamente triste, solo a tratti però, perché per il resto del tempo io sono stata, sono e sarò felice.

2 comments to “37 anni e non sentirli.”

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