Lo stereotipo femminile in Italia vuole che una donna sia o santa o puttana, o madre o donna in carriera.
Se sei bella allora sei poco intelligente, se sei intelligente allora sei poco simpatica, se sei magra sei fissata con l’aspetto esteriore, se sei sopra la taglia 44 allora sei “cicciottella“.
Se hai dei figli la sera devi stare a casa, se non li hai a 35 anni cosa aspetti a farli? Se hai troppi amici maschi sei una facile, se non li hai sei una femminista dalle ascelle pelose.
È questo che ci insegnano.
Che noi siamo oggetti sessuali, che dobbiamo sedurre e accontentare un uomo per realizzarci.
Forse nessuno, a parte vostra madre o altre donne, vi ha detto invece che voi potete fare esattamente quello che volete quando volete.
Potete indossare abiti succinti o vestiti coprenti al 100%, potete dare confidenza a chiunque oppure a nessuno, potete camminare a testa alta e petto in fuori qualunque sia il vostro look.
Quel che conta è che siate state voi a sceglierlo.
A scegliere se indossare una gonna lunga fino ai piedi o una minigonna vertiginosa. Un tacco 12 o una birkenstock. Che siate voi a decidere se essere cordiali oppure no. Che potete baciare tutti i ragazzi (e le ragazze) che volete, ma che non lo facciate perché vi hanno sempre chiamato “puttana”.
E‘ ora di liberarsi dallo stereotipo femminile italiano.
E’ ora di dire semplicemente che ogni donna è diversa perché ogni essere umano è diverso.
E io voglio essere libera di ballare a piedi nudi sulla sabbia, cantare stonata a squarciagola, voglio poter conoscere persone nuove, ridere sguaiatamente, piangere davanti a tutti. Indossare un abito sexy anche se poi mi sento deficiente. Uscire con i pantaloni del pigiama che sono, indiscutibilmente, più comodi.
Voglio poter essere me, alla faccia di qualunque stereotipo femminile.
Ci sono arrivata oggi, alla soglia dei 36 anni.
Ed è questo che vorrei dire alle donne di tutte le età.
Fottitene del giudizio degli altri. E sii te stessa, sempre e comunque. Solo così potrai essere felice e libera.
