Lettera aperta a mia mamma

(Pubblico questo post oggi, anche se il tuo compleanno è l’11 luglio, perché poi saremo in viaggio e in viaggio si sa, il tempo è tempo per ammirare e restare a bocca aperta a scrutare l’orizzonte.)

Mamma cara,
io lo so che tu pensi che noi siamo diverse in tutto o quasi. E, in parte, è vero. Ma non delle nostre diversità voglio parlarti oggi. Oggi che è il tuo compleanno, vorrei raccontarti di quanto, in fondo, siamo simili io e te.

Da te ho imparato l’arte di non stare mai ferma che a casa c’è sempre qualcosa da fare. Il dire “andiamo” e poi restare lì a sistemare altre mille cose.
Da te ho preso l’ossessione per l’ordine. Mai potrò essere precisa come te, ma nel mio modo sghembo ci provo.
Da te ho appreso l’arte del sorridere. Quel sorriso a cielo aperto, con l’anima in vista che tutti conquista. Il brillare sfavillante degli occhi quando qualcuno ti racconta qualcosa di bello. La gioia di vivere. Che la vita a volte è dura e fa piangere, ma a volte è così bella che ti strappa il cuore per la felicità.

Da te ho imparato la libertà. Tu me l’hai insegnata quando mi dicevi “Pensa a cosa è giusto per te e fallo.” Lo dirò anche io ai miei figli, i tuoi nipoti. Dirò loro “Sai cosa diceva sempre la nonna…”

Da te ho capito che chiedere scusa non è da vili, ma di chi ha il coraggio di ammettere i propri errori e andare avanti.
Da te ho visto e saputo cos’è l’amore incondizionato. Quell’amore che ora io spero di riuscire a trasmettere ai miei bimbi.

E’ vero, mamma, noi siamo diverse. Come il giorno e la notte. Ma proprio come il giorno e la notte veniamo e andiamo insieme, in un ciclo senza fine. Di comprensioni e incomprensioni. Di incontri e scontri.
Ma che importa in fondo? Non è forse questo l’Amore? Che va e viene e viene e va. 

Auguri mamma. E che tu sia felice. Io, seppure a tratti, lo sono già.