La triste verità sul parto (ovvero tutto quello che non vi diranno)

Devi ancora partorire per la prima volta?
Allora amica mia tanti auguri, ma non leggere più questo post. Fermati, esci e cerca un altro blog.

Perchè io ora racconterò la verità, tutta la verità sul parto. Tutto quello che l’ostretrica, la ginecologa, la mamma e le tue amiche già mamme non ti diranno per affetto e solidarietà.

Il parto è un incubo.
Un incubo a occhi aperti. Il sedere ti farà così male che ti sembrerà di avere una spada che ti trafigge proprio in quel punto dove il sole non batte e che non dovrebbe essere mai visto da occhio umano. Urlare e resistere non ti servirà. Dovrai ricordarti cosa ti hanno insegnato sulla respirazione e cercare di assecondare il dolore.

Beh, sinceramente, è più facile a dirsi che a farsi. Esiste certo qualche fortunata che in due/tre ore partorisce. Ma più normalmente ci possono volere alcuni giorni. Giorni, capisci?
Giorni di dolore. Ah e poi non dimentichiamoci che potresti farti la pipì o la cacca addosso, perdere quantità di sangue che altro che una trasfusione, diventare tutta paonazza in faccia e altre piacevoli situazioni del genere.

E allora perchè si partorisce e si perservera? Perchè nel momento esatto in cui ti mettono di fianco quell’esserino minuscolo che è tuo figlio non dico che ti dimentichi (che io non ho dimenticato granchè) ma tutto passa in secondo piano.
Ora sai che tutta la fatica fatta, la disperazione provata, la spossatezza irresistibile, tutto ha un senso.

E il senso è lui (o lei) che minuscolo ti sta a fianco e cerca con istinto animale il tuo seno. Lui che ha una manina così delicata che nella tua ci sta quattro volte. Con i suoi occhi chiusi e il suo odore di buono, lui che è già il tuo amore più grande anche se non lo capirai al volo. Lui che ogni suo respiro è una gioia.

E’ una sorta di follia insomma. Solo questo spiega perchè chi ha partorito una volta tenta di rifarlo una seconda. Proprio come me.

Fatemi coraggio e raccontatemi tutte quelle bugie che so non essere vere.
Una sola è la verità che passa di bocca in bocca e di donna in donna “L’hanno fatto tutte, posso farcela anche io”.
Così sia.

 

11 comments to “La triste verità sul parto (ovvero tutto quello che non vi diranno)”
  1. Un post tutto al femminile com’è giusto che sia… il mio è un grazie perchè le mamme sono la più bell’invenzione del mondo!

    .. e ricorda …L’hanno fatto tutte, puoi farcela ancora una volta anche tu!

  2. Vale! ti auguro un parto come il mio: io sono quella delle 3 ore. sono quella che mentre si dilatava dormicchiava (all’inizio). quella dell’epidurale a 6 centimetri. e del dolore solo dal momento dell’iniezione a quando l’anestesia ha fatto effetto. poi sono quella dell’incisione in sala parto e della marea di punti… te ne hai avuti? quella, per me, è un’altra storia… ti mettono l’esserino sul petto perchè pensano ti faccia da anestesia… lì è venuto il brutto, per me… e nei tre mesi successivi ogni volta che andavo al bagno… ma una seconda maternità è nei miei pensieri…
    in bocca al lupo e goditi quest’ultimo mese e mezzo di panciona!

    • Ecco vedi, ogni donna ha la sua storia. A te il dopo, a me il prima.
      Io, sinceramente, ho una gran paura. Ma gran eh 🙂
      Per fortuna che a breve parte l’ormone che non ti fa pensare più a niente…

  3. Vale ci siamo appena conosciute ed eccoci sulla stessa barca!

    Partoriamo quasi nello stesso periodo.
    Io se va tutto bene sarò a casa, nella nostra casa con luca.

    E sì spero che la respirazione mi aiuti.
    E che tanto faccia anche il mio uomo.

    Che ne dici, ci ritroveremo qui a parlarne ad agosto?
    un abbraccio
    elisa

    • Certo che ci ritroveremo a parlarne, ma magari a Settembre 🙂
      In bocca al lupo Eli, siete due persone splendide e vi auguro che questa sia un’esperienza splendida come voi la desiderate.
      Un abbraccio a entrambi.

  4. ti dirò. io partorito due volte – dieci e sei anni fa – tanto diverse tra loro. la prima volta è durata tantissmo ma quasi (quasi) non me la ricordo, la seconda pochissimo e non me la ricordo quasi più nemmeno quella. il tempo cancella molte cose e ti rimane il sorriso di quel neonato bonzo che hai prodotto con tanto stridore di denti. nella vita ho affrontato sfide ben più difficili. alla fine il parto è qualcosa di fisco, ma crescere poi i bambini è la cosa più difficile di tutte. infatti tutte partoriscono ma molte sono madri svampite (e poi aggiungiamo i padri). Stai tranquilla e in bocca al lupo, sarai bravissima!!!!!

  5. Bell’articolo, molto utile! Stavo facendo le mie belle letture di post pre-nanna, per lasciare magari qualche commento… quando ho letto questo articolo! Grazie delle dritte!!!

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